INSIEME PER UN’AZIONE CATTOLICA SENZA FRONTIERE - Gita di fine attività a Bocca della Selva

Stare insieme, vivere la diocesanità in modo complice, ritrovarsi con gli amici, i giovani e gli –issimi di Ac che fanno parte di parrochie diverse dalla nostra, e sentirsi parte di una grande famiglia. Queste non sono solo parole, ma è quello che ci ha spinti ad organizzare per il 2 giugno la gita a Bocca della Selva per festeggiare insieme la fine delle attività dell’anno associativo in corso.


Alle 7.00 il pulman è partito da Monte di Procida con a bordo i ragazzi della parrocchia di S.Maria Assunta in Cielo, breve sosta a Monteruscello per far salire i giovani di Sant’Artema e poi, a Fuorigrotta, ci si è ricongiunti con un secondo pulman, che trasportava i giovani di Sant’Antonio, San Vitale, dell’Immacolata, della Desolata, San Ciro, della Buon Pastore e di SS. Pietro e Paolo. Tre ore per arrivare al luogo prescelto per trascorrere la giornata, ma il tempo nei pulman  non è andato perso: per fortuna c’è sempre chi porta la chitarra e da il la ai canti e chi ha la battuta pronta… oltre a chi, data la sveglia di mattino presto, approfitta per dormire.
Bocca della Selva è una frazione di Cusano Mutri sita a 1450 metri d`altezza, alle falde del Monte Mutria, in provincia di Benevento. Appena arrivati ci ha colpito subito il freddo, insieme all’amenità del luogo: una baita e un rifugio, un negozio di souvenir e una signora che vendeva caciotte, il resto era un infinita distesa di faggi e prati colorati a grandi macchie da fiorellini gialli e bianchi. Ci siamo avviati lungo la strada principale verso un prato poco lontano, dove ci siamo sistemati in cerchio e abbiamo dato inizio alla giornata. Tutt’intorno a noi una distesa d’alberi a farci da cornice, interrotta solo in un punto da dove partiva una salita che i più attivi hanno scelto di esplorare dopo pranzo. Scelti i capitani, le squadre hanno deciso il proprio nome e hanno creato un proprio inno dando sfogo alla fantasia: c’erano le Palme di Palma, i Lupi, le Chimere argento,i Cappuccetti Rossi, i Swbaf e i Celestini. Nello stile del programma televisivo “Giochi senza frontiere” i nostri Giochi di AC Senza Frontiere hanno visto sfidarsi le sei squadre contemporaneamente in una seria di giochi a punti, fino all’ora di pranzo.
Messe da parte le rivalità che portavano a primeggiare nei giochi, ci siamo seduti sul prato formando un grande cerchio, abbiamo fatto la preghiera guidati da don Roberto e, dopo aver steso sul prato dei teli mari, abbiamo divorato i nostri panini. Dopo pranzo c’è stato chi ha preso il pallone per fare due tiri, chi ne ha approfittato per fare due chiacchiere con amici che non vedeva da un po’, chi si è riposato al sole e chi ha scelto di esplorare il monte vicino. Verso le 15.30 siamo risaliti sul pulman che ci ha portato a Cerreto Sannita, poco distante da Bocca della Selva. Accolti da una gradita merenda e da un panorama incantevole, insieme ad alcuni giovani di questa diocesi, ed accompagnati dalle parole dell’assistente regionale di AC don Mario Masullo, abbiamo vissuto insieme un momento di preghiera, riflettendo anche sulle parole di Papa Francesco pronunciate in occasione della XV assemblea nazionale di AC.

Siamo quindi risaliti nei rispettivi pulman, e alla volta di casa ognuno conservava, tra le mani o nel portafogli, il simbolo con cui si è conclusa la giornata: ciascun giovane ha ricevuto un’orma, sulla quale poteva esserci scritta una tra le seguenti parole: rimanere, andare o gioire. Un’immagine semplice che rappresenta però l’opportunità per prendere un impegno nuovo con se stessi, per lasciare un’impronta nel mondo, per poter rimanere in Gesù, andare per le strade portando dentro una speranza che non delude e gioire nel Signore.

Maria di Mare







Foto Elena Ruggiero